Minimalista, elegante e dalla forte personalità. Lo Yakisugi giapponese, conosciuto anche come Shou Sugi Ban, è tornato in auge nel settore dei rivestimenti in legno. L’antica tecnica di carbonizzazione del legno, utilizzata in Giappone da centinaia di anni, è una soluzione bella e sostenibile per rivestire pareti interne ed esterne con un materiale naturale, resistente e longevo.
Dalle foreste di cipressi giapponesi, al design moderno occidentale.
Lo Yakisugi può sembrare una scelta inusuale e preziosa per l’Occidente. In realtà, i giapponesi utilizzano pannelli di legno bruciato da centinaia di anni per rivestire case ed edifici pubblici. Questo perché la carbonizzazione ha la capacità di rendere il legno molto resistente, impermeabile e ignifugo.
La tecnica tradizionale prevede l’utilizzo esclusivo di legno di Sugi (Cryptomeria japonica), conosciuto comunemente come cedro o cipresso giapponese. Il legno viene tagliato in pannelli sottili, che poi subiscono un trattamento di carbonizzazione ad alte temperature. Una volta “bruciato”, il legno viene spazzolato e successivamente ricoperto di oli di origine naturale. Quest’ultimo passaggio è facoltativo, ma mette in evidenza le venature del legno e la sua particolarità.
Così trattato, lo Yakisugi si trasforma in un materiale eccezionale per rivestire gli edifici esternamente, ma anche per dare personalità agli ambienti interni.

Perché proprio il Sugi, e non altre tipologie di legno?
La grande richiesta di legno carbonizzato di questi ultimi anni ha prodotto numerose varianti di Shou Sugi Ban. Tutti i legni possono essere trattati con questa tecnica, ma solo uno produce l’originale Yakisugi: il cedro (o cipresso) giapponese. Questo legno garantisce le caratteristiche di resistenza e longevità tipiche dello Yakisugi.
Gli alberi di Sugi crescono velocemente e fino a 60 metri, con un tronco dritto e forte. Questo legno resiste naturalmente alla marcescenza e agli attacchi degli insetti, oltre ad avere un’alta concentrazione di tannini, che ne preserva il colore. La corteccia è morbida e fibrosa, quindi semplice da staccare. Le parti interne, invece, sono molto più dure di altri tipi di legno, il che le rende ideali per sopportare il trattamento con fuoco ad alte temperature.
Per questi motivi, il legno di Sugi viene utilizzato nell’architettura giapponese da secoli, e non solo per rivestire gli edifici. La sua robustezza lo rende ideale anche per pavimenti, tetti e pareti portanti.
Un materiale resistente, ecologico ed esteticamente affascinante.
Come abbiamo detto, lo Yakisugi è un materiale antico e tradizionale dell’architettura giapponese. Nel design contemporaneo occidentale, però, diventa popolare solo agli inizi del 2000 grazie a Terunobu Fukimori, l’architetto che rappresentò il Giappone alla Biennale di Venezia del 2006. La sua installazione dimostrò la capacità dello Yakisugi di adattarsi all’architettura e al design contemporaneo, creando soluzioni al contempo moderne e senza tempo.
Il successo dello Yakisugi si riassume in tre caratteristiche:
RESISTENZA
Il legno di Sugi carbonizzato è particolarmente resistente agli agenti esterni, come umidità, acqua e insetti. È un materiale ignifugo che non richiede manutenzione, perché resiste alla marcescenza e alla formazione di funghi e muffe. In caso in cui il legno sia trattato con oli naturali, si richiede una seconda verniciatura a distanza di diversi anni. Questa, tuttavia, è del tutto superflua. Spesso si preferisce lasciare lo Yakisugi allo suo aspetto naturale.
ECOLOGIA
Ogni fase del trattamento è completamente ecologica. A differenza di altri tipi di trattamento del legno, lo Yakisugi non ha bisogno di interventi con prodotti chimici. Ogni tronco viene accuratamente selezionato dalle foreste di cedri giapponesi, tagliato in assi piuttosto sottili e trattato con fuoco, acqua e oli 100% naturali. La spazzolatura delle assi avviene a mano.
ESTETICA
Lo Yakisugi è un materiale esteticamente affascinante, che presenta una certa varietà di colori e ha una texture molto piacevole al tatto. I colori vanno dal nero intenso ai grigi, fino ad arrivare ai vari toni del marrone. La resa finale dipende molto dalla temperatura di carbonizzazione, dalla spazzolatura e dalle resine o oli che vengono utilizzati. La sua versatilità lo rende perfetto sia come rivestimento esterno, sia come materiale da utilizzare internamente per un pavimento, un mobile o una parete.

Oltre a queste caratteristiche, c’è un plus che non va dimenticato. Lo Yakisugi è un materiale con ottime capacità isolanti e fonoassorbenti. Inoltre, si dilata e si restringe molto meno di un legno non trattato o trattato con altre tecniche. Infine, è un materiale leggero, che resiste agli agenti chimici e ai raggi ultravioletti. Per questo rimane bello a lungo, senza scolorire.

Gli utilizzi dello Yakisugi nell’interior design sono molteplici. Noi lo amiamo molto come rivestimento nella zona bagno, perché resiste bene all’umidità e conserva il calore del legno. È splendido anche nella zona giorno, magari per impreziosire un camino moderno o trasformare una parete in un elemento d’arredo.
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